ROBERTO LALLI        - ltaly - 

                                                                                     

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  lallinatania@gmail.com
www.robertolalli.it




 
 

His Biography



SONO NATO A ROMA IL 14.05.57. MI SONO AVVICINATO ALLA PITTURA MOLTO GIOVANE, FREQUENTANDO L’AMBIENTE DEI PITTORI LEGATI ALLA TRADIZIONE DELL’INFORMALE. HO SVOLTO PER MOLTI ANNI IL LAVORO DI RESTAURATORE PRESSO ALCUNE DITTE. DURANTE QUESTO PERIODO, HO SCOPERTO VERAMENTE COME POTEVO ESSERE LEGATO ALLA PITTURA INFORMALE E A TUTTO CIO’ CHE LA CIRCONDA. HO INIZIATO A LAVORARE SODO IN UNO STUDIO DA ME ALLESTITO, CREANDO TECHICHE POLIMATERICHE, CON UNA IMMENSA SODDISFAZIONE. ANCORA OGGI OGNI QUALVOLTA CHE CREO UN QUADRO, DOPO TANTA ESPERIENZA ASSORBITA, PROVO UNA SENSAZIONE DI TORMENTO, LEGATO AL DESIDERIO DI RIUSCIRE AD OTTENERE PERFETTAMENTE CIO’ CHE VEDO, NEL PROFONDO DEL MIO ESSERE. CREANDO LE MIE TELE IN UN PIACERE, QUASI DI ESTASI, CERCO DI TROVARE QUELLA PACE CHE CARATTERIZZA IL PROGETTO E L’ATTIVITA DI UN MODESTO PITTORE COME ME.


Curriculum

* MARZO 2008, GALLERIA “IL CANOVACCIO” COLLETTIVA ROMA
* GIUGNO2008, GALLERIA “LA TELACCIA” , RASSEGNA D’ARTE Torino- San remo-Montecarlo.
* SETTEMBRE 2008, GALLERIA “IL COLEZIONISTA”, FESTIVAL DELL’ARTE
      PREMIO ALLA CARRIERA, ROMA
* NOVEMBRE 2008, O.A.D. COLLETTIVA , ROMA
* NOVEMBRE 2008 , CHIESA DELL’IMMACOLATA, VIA VENETO , MOSTRA DEDICATA ALLA FAME NEL MONDO, ROMA
* NOVEMBRE-DICEMBRE 2008, FIERA D’ARTE, REGGIO EMILIA
* GENNAIO 2009, GALLERIA “IL CANOVACCIO”, COLLETTIVA “MAKTUB” ROMA
* APRILE-MAGGIO 2009, MUSEO CIVICO DI MARINO “ DIALOGHI”
* LUGLIO 2009 , AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA ARABA D’EGITTO                 RASSEGNA D’ARTE CONTEMPORANEA ROMA-CAIRO

* AGOSTO 2009 CASTELLO MALASPINA ( MASSA) RASSEGNA D’ARTE “Arte nell’Arte”


Presentazione critica di Adelinda Allegretti per la mostra “Arte nell’Arte”, Castello Malaspina
Con Roberto Lalli si arriva ad una pittura di grande e profonda introspezione. Considerando Alberto Burri – come di fatto è – uno dei più grandi maestri del Novecento, Lalli parte dalla sua ricerca per scavare nel profondo, giù fino agli abissi della coscienza. Bruciata, abrasa, tagliata, letteralmente ferita e riportata a nuova vita, la tela subisce una sorta di purificazione. A volte bisogna distruggere e corrodere le apparenze per trovare la giusta via. In Grande cantiere (2008), opera esposta in occasione del progetto “Dialoghi”**, il titolo stesso suggerisce uno sporcarsi le mani per costruire qualcosa di nuovo, che eluda la superficie patinata della realtà per dirigersi verso l’essenza. È un processo che riguarda l’anima, prima ancora dell’esterno e della tela, o che meglio ancora si manifesta sulla tela solo quando ha raggiunto la totale maturazione nel subconscio, spesso in apparente disaccordo con qualsivoglia logicità. Anche Omaggio a Burri e Senza titolo, entrambi del 2009, sono la rappresentazione di quel continuo ed incessante strappo, un’ideale lacerazione di quanto di più sacro ci sia per un pittore, ovvero la tela, condizione indispensabile per il raggiungimento della Verità.