ANNA MARIA TRINCHIERI   - Italia  



                                                                                         CONTATTO:  annamaria@volpini.com




Sulla sua Arte


Anna Maria Trinchieri è nata a Roma dove vive e lavora.

Laureata in Critica d’Arte all’Università La Sapienza di Roma, ha insegnato Materie Letterarie nella Scuola Media Statale.

Da vari anni è Presidente dell’Associazione artistico- culturale Art Arvalia Onlus, che si è attivata dal 2006 fino ad oggi per la valorizzazione e divulgazione della Cultura, dell’Arte e dei valori ambientali e territoriali, senza fini di lucro, unicamente per solidarietà e utilità sociale. L’Associazione ha affermato la sua presenza a Roma, nel territorio del Municipio XI Arvalia Portuense e si è qualificata come una delle prime Associazioni di Volontariato Culturale con l’organizzazione di un centinaio di Mostre ed Eventi d’Arte, Corsi di Disegno e Pittura, Dibattiti su argomenti d’Arte, Visite guidate nella città di Roma.

 Anna Maria Trinchieri, durante la sua lunga e ricca esperienza culturale-artistica, prima di organizzare e partecipare ad Eventi e Mostre dell’Associazione Art Arvalia Onlus, ha esposto in numerose Mostre, in prestigiose Gallerie a Roma e fuori, ha preso parte a Eventi importanti, a Concorsi in Italia e all’estero, ottenendo Premi di rilievo, Premi della Critica, medaglie, coppe, Attestati di merito, Riconoscimenti. Alcune sue opere sono presenti in luoghi istituzionali e in Collezioni private.

Ha cominciato a dipingere spinta a fuggire gli abusati confini del reale, nell’approfondimento del proprio intimo vivere. Vere e proprie emozioni trasposte su carta, volontà di superare i propri limiti, ritrovato senso di armonia ed equilibrio, linee morbide e graduate, simboli di ascesa spirituale e di ricerca dell’ignoto, turbini di colore e luce in forme celate o rivelate, occhi che vogliono scrutare scoprire esaltare comunicare segreti memorie sogni: i suoi quadri.

Alla base di questa e di altre esperienze pittoriche, che sembrano partire più dalla rappresentazione del vero e nelle quali sono utilizzate varie tecniche dall’acquarello all’acrilico, tempera, olio, su diversi supporti, rimane essenziale per l’Artista l’amore per la natura e per le creature che deve, comunque, essere espresso attraverso macchie di colore: per questo motivo in tutte le sue opere, anche in quelle più “figurative”, si ritrova un filo conduttore, l’urgenza di comunicare il sentimento, che conferisce loro una peculiarità e un’unicità di stile.

I dipinti nascono da un’esigenza interiore, scaturiscono dal profondo dell’anima e vengono compresi mediante un’immediatezza del sentire. Il sentire è qualcosa che appartiene all’unicità dell’individuo, alle sue risorse e al particolare momento in cui le esprime. Quello che è dentro di noi è più creativo di qualsiasi altra manifestazione esteriore.

Tra le innumerevoli espressioni artistiche che hanno proposto varie chiavi di lettura della realtà l’opera che esprime le esigenze dell’Io inconscio è più difficile da comprendere, ma è viva per chi riesce a creare contatti con gli archetipi dell’Inconscio collettivo.  

La Critica 

 GIUDIZI CRITICI SU   ANNA MARIA TRINCHIERI

2000-2018

“…La sbrigliata fantasia di Anna Maria Trinchieri, l’irruenza creativa e la vitalità dei toni danno vita a sorprendenti forme orlate, come racchiuse in un pizzo colorato dietro cui si cela un’esuberanza resa ora più pudica. Le precedenti figure rigonfie e voluttuose sembrano adesso distendersi ed aprirsi per condurre lo sguardo dell’osservatore nella terza dimensione dello spazio, per invitarlo a scrutare quel lontano orizzonte nell’onda turchese spazzata dal vento, in alto, contro un cielo rosa confetto; a posarsi su di una lontana radura in mezzo a montagne azzurrine; oppure ad incamminarsi verso un luminoso paesaggio che si schiarisce tra i rami bruni di un antico e nodoso albero aggrappato alla scogliera marina; o ancora a toccare i petali di un gigantesco iris celeste visto attraverso la trasparenza di un cristallo imperlato di rugiada; altrove ad inseguire la luce gialla di una cometa che si getta nel tenebroso vulcano; oppure a tuffarsi nel profondo velluto di una maestosa rosa rossa. Eppure niente è reale; l’onda, l’albero, il fiore, la cometa possono diventare tutt’altro; sono, infatti, “evanescenze” che attraggono l’attenzione e la curiosità dell’osservatore che, interrogandosi sul mistero dei significati, viene indotto ad intraprendere un percorso di conquista e di scoperta del proprio mondo interiore fino a giungere ad identificarsi nella sensibilità immaginifica dell’artista…”

Valeria Pallante  2001

 

“…La Trinchieri emette il suono delle origini, in un concerto vigoroso di aperture e incontri: il suo stile naviga in quel fluido del quale i mistici raccontano; la sua è una pittura d’amore, che contempla le altitudini e fa sì che altri ne godano il riverbero: il mistero si rivela nelle energie luminose e il verticale diviene profondità accessibile. Vi è un punto supremo cui tendono le menti: questo tipo di pittura lo rammenta; attraverso il concepimento dell’essenza, che diviene elemento approssimativo, come le coreografie della fiamma, la pittrice compie la più struggente delle corse. Ella concepisce ciò che le consente l’ingegno, in più le teorie dell’intuito. Nelle opere è evidente l’anelito spirituale, l’accordo dell’anima e del corpo, il sentimento fruibile nella contemplazione e nello studio dei movimenti abissali: il firmamento è abisso superiore di certezze. La Trinchieri lo racconta, con semplicità esemplare, e invita all’immersione nell’immenso, per un incontro con se stessi, a tu per tu con le energie che caratterizzano il pensiero: estendersi al di là del muro divisorio, bruciare le distanze, per armonizzare con il tutto, collegandosi alla radice per udire il battito universale e per amarlo…”

Maria Teresa Palitta 2001      

 

“Rinascita” - “Ciò che interessa dell’opera di Anna Maria Trinchieri, è che l’immagine “accade”, cioè non è prevista dal progetto e che essa si colloca in quello spazio interattivo tra attività nucleare della psiche e necessità di definizione, necessità di senso. In questo spazio, credo, sempre si determina ogni possibilità innovativa ed evolutiva dell’immagine”

 Ennio Calabria 2002

 

 “Terrorismo nel mondo...2015” –

 Palazzo Ferrajoli - Roma 2017

 “Bene la libertà delle viscere turbate...”

Ennio Calabria 2017

 

“…Le opere di Anna Maria Trinchieri: colore che diventa contenuto pensiero poesia…”

Mara Ferloni

“…Bellissima proposta cromatica, quella della Trinchieri, dove essenzialità di astrazione donano all’osservatore particolari emozioni…”

Nicolina Bianchi        

 L’opera di A. M. Trinchieri: tutto è una folata di vento. “Rinascita” può sembrare un fiore, una navicella spaziale, una finestra sull’infinito…”

Saverio Ungheri

                 

“A.M. Trinchieri ha in questi ultimi anni fatto evolvere la sua esperienza artistica. Il procedimento tecnico di colature del colore ricorda la “action painting” di Jackson Paul Pollock, così che trascurando il soggetto, il colore colato sulla tela si compone e sovrappone sembra quasi “casualmente”, creando immagini. Mentre in Pollock il colore è colato a secco, nella sua pittura si spande nell’acqua con morbidezze e sovrapposizioni sorprendenti. Le forme misteriose così generate possono suscitare ricordi, sogni, immaginazioni, emozioni da cui l’artista trae ispirazione per far emergere la propria anima. Anche il grande Leonardo, guardando le masse informi di nuvole, riusciva a vedere immagini fantasiose…Le forme così create dalla mano dell’Artista direttamente sulla tela con il colore, ricordano le masse informi del cosmo agli albori della vita, che aspettano di essere rivelate, concretizzate; il suo intervento è quello di farle emergere. Così allo spettatore alcune “cose” appaiono e scompaiono in essenze liquide che ricordano alcune opere surrealiste di S. Dalì. Nell’insieme delle opere il colore puro e luminoso di masse vorticose crea una musica nuova, ora drammatica con forti contrasti, ora delicatissima con sfumature appena percettibili. Direi che la sua pittura ha l’effetto di una musica visiva e, come tale, sorprende l’occhio e colpisce l’anima, facendoci vedere ciò che potrebbe esserci o esserci stato, aldilà del visibile.”

Paola Salvini

 

“La pittrice A. M. Trinchieri ha una responsabilità storica nel fare ciò che fa. I muri delle case verranno svuotati dei vecchi quadri di paesaggi, fiori, nature morte ecc.. che verranno sostituiti dai suoi, in un mondo governato al femminile. La sua è un’arte non collocabile nel tempo, ma che nascendo oggi ci porterà nel terzo millennio. E lei starà là, in prima fila.”

Francesco Scanu Lussu

 

Nelle opere di A. M. Trinchieri le immagini sono fluttuanti attraverso lo spazio infinito e i colori sgargianti, sicuramente senza limiti: colpiscono la curiosità di tutti…per lo stile senz’altro originale…”

Ercole Bolognesi

 

“Il colore? E’ vita. E’ amore. E’ incontro. Colpisce l’occhio e mira al cuore. Ci coinvolgi, Anna Maria, e ci trasporti nel tuo mondo onirico…a malincuore torniamo a calpestare la terra!”

“La pennellata forte è intrisa della gamma di suggestioni, tensioni, passioni che in Anna Maria sono suscitate dall’incanto e dalla sorprendente varietà della natura. Tale forza si placa a volte e l’artista con un tocco più lieve e sfumature tenui e variegate evidenzia la fine sensibilità ed emotività congeniali alla sua interiorità.”

Elvira Menichini Trinchieri

 

“L’opera di A. M. Trinchieri: lacerazioni, esplosione di luce e colori, forme acquatiche, punti fissi e “deplanazione” che comprende un embrione possibile animale o umano. Mondo prenascente.”

Mario Martini                        

“Molto espressive le opere di A. M. Trinchieri, dal punto di vista cromatico ed emozionale…”

Aldo Abbate

 

“…A. M. Trinchieri, un’artista dal temperamento appassionato ed istintivo, che nelle sue opere dà vita ad un linguaggio pittorico in continua evoluzione e senza frontiere, là dove restano costanti le pulsioni che emergono dal profondo ed una vitalità che nasce potenza di luci balenanti che sanno donare ai colori una forza primigenia che dalla realtà va al caos e dal caos ritorna alle forme sensibili…”

Gioacchino Ruocco

 

 “Premio della Critica ad A. M. Trinchieri per la sua personalità ampiamente espressa e riassunta dalla tecnica dell’acquarello con la quale riesce a sublimare l’immagine e la forma realizzando una pittura capace di agitare una materia incerta in profonde dimensioni emozionali”

Anna Iozzino     -   Giudy Sorrenti    

Gioacchino Ruocco     - Claudio Morleni  

 

“Anna Maria Trinchieri: un’arte senza frontiere. Le opere degli anni ’90 approdano ad un astrattismo internazionale che ha punti di riferimento in Paul Klee e Vasilij Kandiskij. Esse puntano dritto al cuore dell’osservatore e con maestria ne guidano emozioni e sentimenti con una palese preziosità dei risultati espressivi, poiché lo sguardo emotivo e sedimentato della memoria è invogliato a risvegliarsi dal torpore esistenziale. Via via il campo visivo dell’artista si dilata e le immagini che ne derivano si aprono a nuovi territori di investigazione del tutto interiori, in una tensione esplorativa con simboli estranianti, sentieri sconosciuti, epoche metastoriche di un tempo senza tempo. Come Kandiskij nel suo scritto “Lo spirituale nell’arte” anche A. M. Trinchieri, attraverso le sue opere, sembra affermare che il principio della necessità interiore è il fondamento che guida la mano e l’occhio dell’artista nel viaggio che accorda i ritmi e i passaggi delle forme delle cose e dei colori. Nelle opere del Duemila la pittrice dimostra di essere sempre più convinta che le tonalità cromatiche come quelle musicali danno emozioni sottili ed inesprimibili aparole, emozioni che scaturiscono da un’intima e profonda attività dell’anima sollecitata pienamente e liberamente dalle differenti qualità dei colori. Azione e materia s’incontrano sulla tela o sul foglio di carta sotto la spinta della creatività e nascono opere pregnanti dove i flussi di colore sembrano andare alla ricerca di una loro dimensione esistenziale…

 E’ la prima volta che il “cangiantismo”, forte chiaro-scuro del ‘500 e del ‘600, viene applicato alle forme astratte…”

Anna Iozzino 

 

Terzo Premio al “Premio Monte Mario 2006”:

“L’artista A. M. Trinchieri ha dipinto una composizione piena di leggerezza, di movimento e di luce, mostrando di possedere notevoli capacità pittoriche”

Enrico Benaglia - Anna Maria Marchesini -     

Alida Sessa

 

Primo Premio Acquisto – Concorso di Pittura Contemporanea 2000 – “Arte in Biblioteca” – Biblioteca Comunale di Guidonia: Motivazione: “Per la capacità di comunicare, attraverso la sofficità dell’immagine e la sapienza dell’uso dei colori, l’emozione dell’eterno divenire,, dal titolo del libro di Luciano De Crescenzo “Panta Rei”

Angelo Bottaro

 

Attestato di Merito al Premio Ripetta XII Edizione 2001

Da “Il secolo d’Italia” del 14-01-01 – Appuntamenti con l’Arte di Renato Civello:

 “…Con opere di pittura, scultura e grafica è stata allestita, allo Spazio Visivo di Via Brunetti la XII Edizione del Premio Ripetta…La mostra è di ottimo livello. Esemplifico, nell’impossibilità di citare tutti gli espositori,…con il tuttoluce e il contrappunto onirico di Anna Maria Trinchieri, dominatrice dell’acquarello…”

 

 

“Visitando la mostra nella primavera 2005 alla Cascina Farsetti, con gioia ho riscoperto il valore artistico di un’amica pittrice, collega della Scuola Media nonché mamma di un ottimo ex-alunno, Anna Maria Trinchieri, che già apprezzavo ma che mi ha entusiasmato ancora una volta con un’opera che evoca uno dei momenti più drammatici ed inquietanti dei nostri giorni quale la tragedia dello Tsunami. Immediatamente leggibile seppure rappresentata in chiave astratta ed informale così tragicamente vera da immergersi interamente nella composizione e viverne la forza devastatrice della natura che a volte ci travolge. Ciononostante l’opera nel suo insieme lascia una sensazione di positività: l’accostamento cromatico esalta l’energia vitale che ne scaturisce e riesce quasi per magia a far superare la drammaticità dell’evento, aprendo il cuore alla speranza.”

Maria Grazia Addari

 

Ho trovato il dipinto di Anna Maria Trinchieri -“Il Giardino dell’Anima”- uno dei più belli della Mostra omonima alla Biblioteca Guglielmo Marconi  di Roma, 10-17 Maggio 2011. Mi è piaciuta la pennellata sciolta e sicura, l’effetto cromatico complessivo armonico nell’uso sapiente dei vari toni di colore. Il quadro crea l’atmosfera soffusa di un luogo incantato che invita al relax ed alla serena meditazione.

Il quadro “Sangue in Siria”, che Anna Maria Trinchieri ha presentato alla Mostra "Oltre il segno" tenutasi al Mitreo di Corviale, dal 31 Marzo al 4 Aprile 2012, prende lo spunto dalla tragica attualità di ciò che sta accadendo in Siria. L'interpretazione pittorica dell'artista ci porta direttamente ed in modo drammatico nel cuore di quei tragici eventi. Come nel suo stile, un uso sapiente del colore, che qui assume tinte drammatiche interpretando la cruda realtà, invita chi guarda alla riflessione sui comportamenti dell'uomo e sulla degenerazione del Potere.

 Aldo Ferrotti

 

 Roma 16 Maggio 2014

 da Pittrice a Pittrice...    

dedicato  ad Anna Maria  Trinchieri

Non so se saprò esprimere fino in fondo le emozioni  che provo nel guardare i tuoi dipinti "en plein air"...ma tenterò per farti  omaggio e per esprimere un plauso sincero al tuo recente "Itinerario Pittorico" che volge lo sguardo alla natura, che è senza dubbio quello che prediligo, dove poche pennellate decise e di colore pieno, dove il sapiente accostamento dei colori creano prospettive ed effetti luce che sembrano raccontarti una storia.....Un'espressione pittorica sincera ed immediata senza intromissione alcuna... e sembra di vedere l'artista che passeggia in questa sua Natura con la "Tavolozza" di tutte le sue emozioni ed il suo mondo interiore più intimo.....Complimenti a te, Anna Maria, donna vivace e sincera...artista ricca di fantasia e creatività propria e intensa...                                                                                                                      

 Emi De Meis            

 

Se volessi paragonare la pittura di Anna Maria Trinchieri ad un movimento musicale la definirei “allegro con fuoco”. La pittrice riduce gli elementi del linguaggio visuale di cui disponiamo all'essenziale, alla semplicità, coniuga poesia e inventiva, astrazione e realismo: attraverso l'intensità del colore ci comunica la forza del suo temperamento. Si percepisce un universo armonioso nella sostanza pur apparendo frantumato nella forma. I suoi dipinti appaiono liberi, fluidi, vibranti e dall'intensità quasi “fauve”. La luce intensa si espande nelle forme spezzate e nei contrasti vigorosi. Anna Maria si esercita all'aria aperta come nel “Pesco in fiore” alle Tre Fontane con eccellenti risultati. I contorni esplodono sotto l'esaltazione del colore, turchesi e smeraldi, aranci e vermigli che si allontanano dalla natura, ma assumono una libertà e una purezza particolare.    

Elena Sana  - Roma, 18 Ottobre 2014

 

 “Art Arvalia Onlus, associazione culturale del Portuense a Roma, è la creatura di Anna Maria Trinchieri, la quale pertanto si dedica all’arte a tempo pieno, come organizzatrice, come critica, come artista. La sua opera si colloca al limite della realtà, pur non essendone mai distaccata. I suoi paesaggi, i suoi tramonti lasciano intravvedere un forte sentimento emozionale, che trascende la pura realtà: la Trinchieri vola su un pallone e dal suo “Sputnik” osserva la terra...”

da “Percorsi d’Arte in Italia 2018” - Rubbettino

Maurizio Vitiello

 

Nell’opera “Terrorismo nel mondo...” - 2015 -A.M. Trinchieri ha voluto esprimere, attraverso il colore, il grave spaesamento, l’angoscia e il disagio interiore all’indomani della strage al Charlie Hebdo.

(Parigi- Gennaio 2015)

da “Percorsi d’Arte in Italia 2018” – Rubbettino

Maurizio Vitiello